Ordinamento penitenziario | 24 Maggio 2021

Il rientro illegale in Italia non basta per negare al detenuto laffidamento al servizio sociale

di La Redazione

Riprende vigore la richiesta presentata da un uomo che deve scontare meno di tre anni di reclusione. Per i Giudici della Cassazione il rientro non autorizzato in Italia non è elemento sufficiente per negare l’affidamento in prova. Necessario, invece, valutare l’evoluzione della personalità del condannato ed il suo inserimento familiare, sociale e lavorativo.

(Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza n. 20337/21; depositata il 21 maggio)