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Il riferimento a fatti minori nella lettera di licenziamento non vizia il recesso

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Il riferimento a fatti minori nella lettera di licenziamento non vizia il recesso

licenziamento | 12 Dicembre 2018

Il riferimento a fatti minori nella lettera di licenziamento non vizia il recesso

di Ilaria Leverone

Il mero e generico riferimento, nella lettera di licenziamento, ad altri minori fatti, pur disciplinarmente rilevanti, in presenza della chiara intenzione di recedere a causa di un grave episodio correttamente individuato nella lettera di contestazione disciplinare, non può viziare il recesso, trattandosi di argomenti evidentemente di contorno, sicché una volta accertata l’esistenza del fatto principale chiaramente contestato e posto alla base del licenziamento, la discrasia o l’aggiunta di altri comportamenti disciplinarmente rilevanti, tra la contestazione e le ragioni poste alla base del recesso, non possono viziare quest’ultimo, rilevando che dipendente sia stato licenziato in base al fatto contestato e chiaramente individuato, ripetuto nella lettera di licenziamento e giudizialmente accertato.

(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 31993/18; depositata l11 dicembre)