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Law-firm News

Le ultime news giuridiche
LAW FIRM - STUDIO LEGALE PAOLO SPATARO > Law-firm News (Page 26)

La segnalazione in CRIF tra i cattivi pagatori deve essere preceduta da preventivo avviso al debitore-consumatore

In tema di segnalazione alle cosiddette SIC – Società di Informazioni Creditizie per la facoltativa raccolta dei dati attinenti ai finanziamenti concessi ai soggetti censiti dagli intermediari aderenti, nella vigenza dell’art. 125 del T.u.b. secondo la versione conseguente al d.lgs. n. 141/2020, il profilo di legittimità della segnalazione in rapporto all’onere di preventivo avviso al debitore, che, per la prima volta, venga a essere classificato negativamente, assume rilievo unicamente ove si tratti di segnalazioni per operazioni di credito al consumo; ne segue che dalla mancanza di prova del perfezionamento dell’avviso presso il destinatario non può esser tratta la conseguenza della...

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Alla Consulta il visto di censura della corrispondenza tra il detenuto al 41-bis e il suo difensore

È rilevante e non manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3, 15, 24, 111 e 117 Cost., anche in relazione all’art. 6 CEDU, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 41-bis, comma 2-quater, lettera e), ord. pen., nella parte in cui prevede, per i detenuti sottoposti al regime di cui al comma 2 e seguenti, la sottoposizione a visto di censura della corrispondenza, senza escludere quella indirizzata ai difensori.  
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Il rientro illegale in Italia non basta per negare al detenuto l’affidamento al servizio sociale

Riprende vigore la richiesta presentata da un uomo che deve scontare meno di tre anni di reclusione. Per i Giudici della Cassazione il rientro non autorizzato in Italia non è elemento sufficiente per negare l’affidamento in prova. Necessario, invece, valutare l’evoluzione della personalità del condannato ed il suo inserimento familiare, sociale e lavorativo.  
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L’hosting provider è responsabile per le pratiche commerciali scorrette del professionista?

Non c’è un’oggettiva incompatibilità tra la figura del professionista, ai sensi della normativa sulle pratiche commerciali scorrette, e quella di hosting provider, ai sensi della normativa sul commercio elettronico. Esse, però, devono essere coordinate nel senso che è possibile sanzionare le condotte che violano le regole della correttezza professionale, ma non è consentito che mediante l’applicazione della disciplina sulle pratiche scorrette si impongano all’hosting provider prestazioni non previste dalla disciplina sul commercio elettronico e dallo specifico contratto concluso.  
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Accesso al Fondo Garanzia INPS: che l’istituto sbagli o meno a liquidare l’assegno l’azione non decade, ma il credito si prescrive

La domanda di adeguamento della prestazione previdenziale già richiesta non è soggetta al termine di decadenza. Difatti «[…] non può configurarsi alcuna decadenza in tutti quei casi in cui la domanda giudiziale sia rivolta ad ottenere non già il riconoscimento del diritto alla prestazione previdenziale in sé considerata, ma solo, come nella specie, l'adeguamento di detta prestazione già riconosciuta in un importo inferiore a quello dovuto, come avviene peraltro nei casi in cui l'Istituto previdenziale sia incorso in errori di calcolo o in errate interpretazioni della normativa legale o ne abbia disconosciuto una componente, nei quali casi la pretesa non...

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Il liquidatore della società risponde dei reati tributari relativi al periodo d’imposta precedente

Risponde del reato di omesso versamento IVA, quantomeno a titolo di dolo eventuale, il soggetto che, subentrando ad altri nella carica di amministratore, nonché, come nella specie, di liquidatore, di una società di capitali dopo la presentazione della dichiarazione di imposta e prima della scadenza del versamento, ometta di versare all’Erario le somme dovute sulla base della dichiarazione medesima, senza compiere il previo controllo di natura puramente contabile sugli ultimi adempimenti fiscali, in quanto, attraverso tale condotta, lo stesso si espone volontariamente a tutte le conseguenze che possono derivare dalle pregresse inadempienze.  
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Convivenza ma niente rapporti fisici: impossibile parlare di riconciliazione tra i coniugi

Respinta la versione fornita dalla donna e mirata a sostenere l’avvenuta interruzione della separazione con conseguente condizione di improcedibilità dell’azione di divorzio. Per i Giudici i mesi passati sotto lo stesso tetto tra moglie e marito non hanno avuto un significato particolare, anche perché lei dormiva sul letto e lui sul divano e non ci sono stati rapporti fisici.  
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