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L’uovo di Pasqua dell’avvocatura italiana

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L’uovo di Pasqua dell’avvocatura italiana

I vincoli di natura europea hanno consentito l’accesso ad abogados, avocat, advocat e messo in discussione le tariffe minime.

Dal punto di vista interno la l. n. 247/2012 è stata tarata su un’avvocatura obsoleta che non esiste più.

Ma non è solo questo.

L’eccesso delle spese di giustizia ha determinato una fuga dalla giustizia in molti settori.

Manca la disponibilità economica e il cittadino si vede costretto a rinunciare alla domanda di giustizia.

L’economia stenta a ripartire e quindi se non c’è produzione di reddito non ci sono i soldi per pagare l’avvocato e per affrontare un giudizio.

Da ultimo i ritardi nella macchina giudiziaria che determinano anch’essi crisi economica per il fatto di non potere celermente raggiungere l’obiettivo.

La previdenza forense OGGI rappresenta un punto dolente per l’avvocatura italiana, il nostro sistema previdenziale è percepito dai più come un sistema tendenzialmente soffocante ed avulso dalla funzione primaria di previdenza e assistenza. Molti Colleghi sono poi alle prese con l’operazione Poseidon.

MGA si è vista costretta, dal tatticismo istituzionale, a denunciare il fenomeno dei mono committenti allo Ispettorato del lavoro.

Ma nell’uovo di Pasqua una speranza c’è: è stato convocato il Congresso Nazionale Forense che si svolgerà a Catania il 3, 4 e 5 ottobre 2018 preceduto dalla nomina dei delegati congressuali.

Sono state altresì indette le elezioni per il rinnovo del Comitato dei Delegati di Cassa Forense con la tornata elettorale che svolgerà dal 24 al 28 settembre 2018.

È l’ultimo treno che passa per la rinascita dell’avvocatura italiana.

Perderlo sarebbe colpevole.

Di qui il mio invito a tutta l’avvocatura per una massiccia partecipazione alla prossima tornata elettorale e a tutti l’augurio di Buona Pasqua.