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Resta a bocca asciutta l’avvocato d’ufficio rimasto inerte nel rintracciare il cliente

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Resta a bocca asciutta l’avvocato d’ufficio rimasto inerte nel rintracciare il cliente

Compenso avvocato | 02 Aprile 2021

Resta a bocca asciutta lavvocato dufficio rimasto inerte nel rintracciare il cliente

di La Redazione

L’avvocato, che abbia difeso d’ufficio l’indagato o l’incolpato, resosi irreperibile, non ha diritto alla liquidazione dei compensi a carico dello Stato, ove consti che il medesimo professionista, incorso in colpevole inerzia e così venendo meno al dovere di diligenza qualificata (homo eiusdem condicionis ac professionis), abbia fatto trascorrere, prima di attivarsi con le competenti autorità per il rintraccio dello stesso, specie nel caso in cui si tratti di straniero senza fissa dimora e di dubbia o non facile identificazione, un lasso di tempo ingiustificatamente irragionevole, tale da rendere vano il tentativo.

(Corte di Cassazione, sez. VI Civile 2, ordinanza n. 8942/21; depositata il 31 marzo)