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Se il pati della persona offesa è conseguenza diretta dalla condotta violenta o minacciosa non si configura il reato di violenza privata

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Se il pati della persona offesa è conseguenza diretta dalla condotta violenta o minacciosa non si configura il reato di violenza privata

violenza privata | 07 Marzo 2018

Se il pati della persona offesa conseguenza diretta dalla condotta violenta o minacciosa non si configura il reato di violenza privata

di Serena Gentile – Avvocato penalista

Il delitto di cui all’art. 610 c.p. non è configurabile qualora gli atti di violenza e di natura intimidatoria siano la causa diretta ed immediata del pati della persona offesa: l’evento del reato, nell’ipotesi di ricorso alla violenza, non può coincidere con il mero attentato all’integrità fisica della vittima o anche solo con la compressione della sua libertà di movimento conseguente e connaturata all’aggressione fisica subita. La coincidenza tra la violenza e l’elemento della costrizione rende tecnicamente impossibile l’integrabilità del reato contemplato dall’art. 610 c.p..

(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 10132/18; depositata il 6 marzo)