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Coronavirus e didattica online: il Garante Privacy detta le prime istruzioni per l’uso

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Coronavirus e didattica online: il Garante Privacy detta le prime istruzioni per l’uso

Le prime istruzioni per l’uso indicate dal Garante.

– le scuole e le università che utilizzano sistemi di didattica a distanza non devono richiedere il consenso al trattamento dei dati di docenti, alunni, studenti, genitori, posto che tale trattamento è riconducibile alle funzioni istituzionalmente assegnate alle scuole.;

– nella scelta e nella regolamentazione degli strumenti più utili per la realizzazione della didattica a distanza scuole e università dovranno orientarsi verso strumenti che abbiano misure a protezione dei dati sensibili;

– se la piattaforma prescelta comporta il trattamento di dati personali di studenti, alunni o dei rispettivi genitori per conto della scuola o dell’università, il rapporto con il fornitore dovrà essere regolato con contratto o altro atto giuridico, come nel caso, ad esempio, del registro elettronico;

– il trattamento di dati personali svolto dalle piattaforme per conto della scuola o dell’università dovrà limitarsi a quanto strettamente necessario alla fornitura dei servizi richiesti per la didattica online;

– per garantire la trasparenza e la correttezza del trattamento, le istituzioni scolastiche devono informare gli interessati, attraverso un linguaggio comprensibile anche ai minori, riguardo alle caratteristiche essenziali del trattamento che viene effettuato.

Nella lettera inviata dal Presidente del Garante Privacy, Antonello Soro, al ministro dell’istruzione, al ministro dell’università e della ricerca e al ministro per le pari opportunità e la famiglia, in cui illustra gli obiettivi del provvedimento adottato, ricorda che «il contesto emergenziale in cui versa il Paese ha imposto alle istituzioni scolastiche e universitarie, nonché alle famiglie stesse, l’esigenza di proseguire l’attività didattica con modalità innovative, ricorrendo alle innumerevoli risorse offerte dalle nuove tecnologie. È una soluzione estremamente importante per garantire la continuità didattica». Ed inoltre, sottolinea il Presidente che, «le straordinarie potenzialità del digitale – rivelatesi soprattutto in questo frangente indispensabili per consentire l’esercizio di diritti e libertà con modalità e forme nuove – non devono indurci a sottovalutare anche i rischi, suscettibili di derivare dal ricorso a un uso scorretto o poco consapevole degli strumenti telematici».

Clicca qui per consultare la sezione dedicata al decreto Coronavirus

Qui il provvedimento del Garante Privacy del 26 marzo 2020