Il Ministero della Giustizia ha pubblicato sul portale dei servizi telematici lo stato dell’arte del Processo Civile Telematico aggiornato al 31 dicembre 2017.

Depositi telematici. Dai dati raccolti dal Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi, Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati, emerge la continua crescita dell’utilizzo del deposito telematico da parte di avvocati e professionisti (i depositi di gennaio-dicembre 2017 sono aumentati del 6% rispetto a quelli di gennaio-dicembre 2016). In particolare nel 2017 si rilevano 8.501.634 atti ricevuti tra ricorsi per decreto ingiuntivo, atti endo-procedimentali e atti introduttivi e di costituzione. L’aumento dell’utilizzo del telematico emerge anche dai pubblici elenchi gestiti dal Ministero della Giustizia, infatti il 94 % degli avvocati attivi iscritti al Registro Generale degli indirizzi elettronici, che in totale sono 254.021, usufruiscono di un indirizzo PEC.

Provvedimenti nativi digitali. Inoltre da gennaio a dicembre 2017 è positivo (il 6% in più rispetto al 2016) anche il deposito da parte dei magistrati di provvedimenti nativi digitali che corrispondono a 4.592.444 atti tra verbali di udienza, decreti ingiuntivi e sentenze.

Comunicazioni e consultazioni e pagamenti. Infine dallo stato dell’arte emerge che le comunicazioni telematiche effettuate da tutti i tribunali, corti d’appello e dalla Corte di Cassazione evidenziano un risparmio stimati di circa € 66.000.000. Inoltre, le consultazioni via telematica dei uffici giudiziari si aggirano ai 10.000.000 accessi al giorno.

Buone notizie anche per la funzionalità dei pagamenti telematici per i quali si contano 179.067 pagamenti effettuati con un incasso totale di € 36.136.061.