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È ammissibile la domanda di insinuazione al passivo depositata in cancelleria anziché trasmessa via PEC al curatore

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È ammissibile la domanda di insinuazione al passivo depositata in cancelleria anziché trasmessa via PEC al curatore

PCT – giurisprudenza | 11 Luglio 2019

ammissibile la domanda di insinuazione al passivo depositata in cancelleria anzich trasmessa via PEC al curatore

di Gianluca Tarantino – Avvocato e dottore di ricerca in diritto dell’economia

L’avvenuta presentazione di una domanda di insinuazione allo stato passivo con deposito in cancelleria, anziché a mezzo PEC inviata al curatore, come prescritto dall’art. 93 legge fallimentare, integra una semplice irregolarità sanabile e non dà luogo alla inammissibilità della domanda stessa.

(Corte di Cassazione, sez. I Civile, ordinanza n. 18535/19; depositata il 10 luglio)