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Ecco cosa prevede il Piano per la ripresa e la resilienza approvato dal Governo

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Ecco cosa prevede il Piano per la ripresa e la resilienza approvato dal Governo

Il Consiglio dei Ministri si è riunito sabato 24 aprile 2021 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Qui il Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco ha svolto un’informativa in merito al Piano per la ripresa e la resilienza (PNRR), di cui all’art. 18 del Regolamento UE n. 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, e al Fondo nazionale complementare.

Il c.d. PNRR, trasmesso al Parlamento il 25 aprile 2021, si articola in 6 Missioni:

– digitalizzazione del Paese;

– innovazione del sistema produttivo;

– competitività;

– turismo e cultura;

– rivoluzione verde e transizione ecologica;

– infrastrutture per una mobilità sostenibile;

– istruzione e ricerca;

– inclusione e coesione:

– salute.

Il Piano è in piena coerenza con i sei pilastri del NGEU e soddisfa i parametri fissati dai regolamenti europei, con una quota di progetti “verdi” pari al 40% del totale e di progetti digitali del 2%. Esso ha come principali beneficiari le donne, i giovani e il Mezzogiorno e mira all’inclusione sociale e a ridurre i divari territoriali. Nel complesso, il 27% del Piano è dedicato alla digitalizzazione, il 40% agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, e più del 10% alla coesione sociale.

Il Governo intende attuare quattro importanti riforme che riguardano la pubblica amministrazione, la giustizia, la semplificazione della legislazione e la promozione della concorrenza. Esso intende inoltre aggiornare e perfezionare le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile, ambiente e clima, idrogeno, automotive, filiera della salute.

La governance del Piano prevede una responsabilità diretta dei Ministeri e delle Amministrazioni locali per la realizzazione degli investimenti e delle riforme entro i tempi concordati, e per la gestione corretta ed efficace delle risorse.

È previsto un ruolo significativo degli Enti territoriali, a cui competono investimenti pari a oltre 87 miliardi di euro.

Il Ministero dell’economia e delle finanze monitora e controlla il progresso nell’attuazione di riforme e investimenti e funge da unico punto di contatto con la Commissione Europea.

Per il testo integrale del PNRR si rinvia al sito del Governo.