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Il CSM prosegue il lavoro sull’organizzazione degli uffici requirenti: arrivano le regole sull’avocazione

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Il CSM prosegue il lavoro sull’organizzazione degli uffici requirenti: arrivano le regole sull’avocazione

Il plenum del CSM, nella seduta del 16 maggio 2018, ha approvato all’unanimità la risoluzione sull’avocazione promossa dalla VII Commissione con lo scopo di «fornire agli uffici requirenti uno strumento operativo nell’imminenza dell’entrata in vigore delle modifiche processuali alla materia». La risoluzione, in attuazione dell’art. 21 della circolare sull’organizzazione delle Procure del 16 novembre 2017, si occupa della «nuova disciplina dell’avocazione ex artt. 412 e 407, comma 3-bis, c.p.p.», in relazione ai profili ordinamentali ed agli assenti degli uffici requirenti e delle misure organizzative.

Elaborazione della risoluzione. Sul sito del CSM si legge che la VII commissione e il Gruppo di lavoro sulle Procure hanno elaborato il testo attraverso un metodo di lavoro «fondato da un lato sull’interlocuzione e il confronto con gli uffici requirenti di primo e secondo grado e con la DGSIA e dall’altro sull’analisi di alcuni progetti organizzativi di tali uffici. Per tale via, il Consiglio ha raccolto le indicazioni organizzative idonee a fornire un quadro completo sotto il profilo della dimensione degli uffici e della loro distribuzione sul territorio, elaborando un documento che affronta le principali problematiche organizzative poste dal nuovo testo dell’art. 412 c.p.p.».

Infine il CSM precisa che in seguito all’approvazione della risoluzione sull’avocazione è stato differito al 30 giugno 2018 «il termine per adeguare i progetti organizzativi della Procure alle nuove disposizioni della circolare sulle procure».

Qui la risoluzione del CSM approvata il 16 maggio 2018