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Il pensionato all’estero paga le tasse nello Stato di residenza

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Il pensionato all’estero paga le tasse nello Stato di residenza

Il pensionato italiano che si è trasferito in Portogallo per trascorrere la vecchiaia, pagherà le tasse nello Stato lusitano (di residenza); ciò vale anche per le pensioni frutto di attività diverse da quelle di lavoro dipendente. Lo ha spiegato l’Agenzia delle Entrate con la Risposta n. 35 pubblicata ieri.

L’istante era un pensionato iscritto all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE) dal 2017, titolare di due pensioni corrisposte dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) e dall’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (ENASARCO).

«Si ritiene – ha spiegato l’Agenzia – che l’istante debba presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno di imposta 2017 (modello Redditi PF 2018), qualificandosi come non residente». Inoltre, «i trattamenti pensionistici erogati nel 2017 dall’INPS e dall’ENASARCO non dovevano essere assoggettati ad imposizione nel nostro Paese e, pertanto, neppure indicati nella relativa dichiarazione dei redditi».

L’Agenzia ha anche precisato che per la restituzione dell’imposta italiana trattenuta dall’INPS e dall’ENASARCO all’atto del pagamento della pensione relativa al 2017 ed evidenziata nella certificazione unica prodotta, l’istante può presentare la richiesta di rimborso delle imposte già trattenute al Centro Operativo dell’Agenzia delle Entrate di Pescara, entro il termine di decadenza di quarantotto mesi dalla data del versamento delle imposte stesse.

(Fonte: fiscopiu.it)

Qui la risposta dellAgenzia delle Entrate del 12 febbraio 2019, n. 35