In Gazzetta Ufficiale il decreto sul trattamento dei dati personali in ambito penale
Il d.lgs. n. 51/2018, pubblicato in sulla Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio, attua la direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trattamento dei dati personali delle persone fisiche contenuti in un archivio o a questo destinati da parte dell’autorità competente per le attività di prevenzione, indagine e accertamento di reati, nonché per l’esecuzione di sanzioni penali.
Principi. Nel dettaglio, il decreto prevede che i dati personali debbano essere:
«a) trattati in modo lecito e corretto;
b) raccolti per finalità determinate, espresse e legittime e trattati in modo compatibile con tali finalità;
c) adeguati, pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalità per le quali sono trattati;
d) esatti e, se necessario, aggiornati; devono essere adottate
tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono trattati;
e) conservati con modalità che consentano l’identificazione degli interessati per il tempo necessario al conseguimento delle finalità per le quali sono trattati, sottoposti a esame periodico per verificarne la persistente necessità di conservazione, cancellati o anonimizzati una volta decorso tale termine;
f) trattati in modo da garantire un’adeguata sicurezza e protezione da trattamenti non autorizzati o illeciti e dalla perdita, dalla distruzione o dal danno accidentali».
Il titolare del trattamento deve fornire all’interessato tutta una serie di informazioni, in modo gratuito, tempestivo e completo, tra cui i dati di contatto del responsabile per la protezione dei dati, le finalità del trattamento, la sussistenza del diritto di chiedere al titolare l’accesso ai dati, la rettifica, la cancellazione o la limitazione al trattamento.
Le nuove disposizioni, approvate dal Consiglio dei Ministri n. 84 lo scorso 16 maggio, entreranno in vigore l’8 giugno.
Qui il decreto legislativo n. 51/2018; pubblicato in G.U. del 24 maggio 2018, n. 119