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Inaugurazione anno giudiziario forense 2019: le dichiarazioni di Mascherin e Bonafede

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Inaugurazione anno giudiziario forense 2019: le dichiarazioni di Mascherin e Bonafede

L’intervento di Andrea Mascherin. Intervenuto durante la cerimonia di inaugurazione, Andrea Mascherin, presidente del Consiglio Nazionale Forense, ha esordito dicendo che «l’avvocatura è consapevole dell’importanza che ha acquisito nella società. Le va dato merito perché ha assunto questo ruolo nel pieno di una crisi economica che ha colpito anche il ceto forense».

Prosegue poi Mascherin ricordando che «il garantismo è l’affermazione di un sistema processuale giusto e l’unico presupposto per una vera sicurezza sociale, non garantita dall’innalzamento delle pene bensì dal rispetto delle regole a garanzia di tutti. Ecco perché il garantismo è una idea di Stato ed è nel cuore della Costituzione ed ecco perché il ruolo indipendente e libero dell’avvocato, che è il garante dei diritti, deve essere riconosciuto nella Costituzione». Questo è l’obiettivo e la missione degli avvocati.

Le dichiarazioni di Alfonso Bonafede. Ha detto la sua e ha fatto le dovute dichiarazioni anche il Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, considerando l’avvocatura come un fondamentale strumento di tutela dei diritti e la sua funzione giurisdizionale ne fa da pilastro di legalità per i cittadini.

Tra gli impegni assunti nei confronti della figura dell’avvocato nel nostro Paese vi è stato sia l’avvio di un tavolo tecnico per formulare una proposta di riforma dell’esame di abilitazione alla professione forense e dei requisiti per accedervi, sia il deposito del d.d.l. costituzionale per l’inserimento nell’art. 111 Cost. di principi in materia di funzione e ruolo dell’avvocato.

Il Guardasigilli ha spiegato poi, che in materia di equo compenso, «l’obiettivo è garantire uniformità e coerenza ai compensi dei liberi professionisti, stabilendo una soglia conforme ai parametri costituzionali da considerarsi limite invalicabile per il presidio della dignità del prestatore d’opera autonomo, specie nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con gli enti territoriali».

Gli altri interventi. Sono intervenuti durante la cerimonia anche il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la quale ha annunciato che «la costituzionalizzazione dell’avvocatura è necessaria per completare l’attuazione del giusto processo».

Ha detto la sua anche il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense, Luigi Pansini, il quale ha sottolineato, anche con una nota critica, che «per quel che riguarda invece l’avvocatura da parte del Presidente del Consiglio Nazionale Forense nessun riferimento alla professione, alla legge professionale o alla governance dell’avvocatura, ma solo un richiamo costante all’importanza dell’avvocato nella costituzione come obiettivo primario della nuova legislatura del CNF, mentre il Ministro della giustizia ha sì parlato di accesso alla professione e di specializzazioni, ma senza alcun coinvolgimento delle componenti istituzionali circondariali e associative dell’avvocatura».

Infine, il Presidente del CNF ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sottolineato come l’avvocatura, oggi, svolga un ruolo insostituibile nella «elaborazione della cultura giuridica del Paese e questo impone che l’attività forense sia esercitata con autonomia e professionalità. A tal fine si rivela centrale la cura per la formazione continuativa e l’impegno per il rigoroso rispetto delle regole deontologiche che il Consiglio ha sempre assicurato».