Italian Italian English English Arabic Arabic
Search

Monito del TAR Lazio: i Ministeri informino sui rischi per la salute dovuti all’uso dei cellulari

LAW FIRM - STUDIO LEGALE PAOLO SPATARO > Law-Firm News  > Monito del TAR Lazio: i Ministeri informino sui rischi per la salute dovuti all’uso dei cellulari

Monito del TAR Lazio: i Ministeri informino sui rischi per la salute dovuti all’uso dei cellulari

Con la sentenza n. 500/19, depositata il 15 gennaio, il TAR Lazio ha riconosciuto uno specifico obbligo in tal senso dei Ministeri citati.

Rischi per la salute. Decidendo sul ricorso presentato dall’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog, contro il silenzio inadempimento formatosi sull’istanza di diffida inviata ai Ministeri e diretta all’adozione delle iniziative per informare la popolazione sui danni a breve e lungo termine connessi all’uso di telefoni mobili, il Giudice amministrativo ha avuto modo di accertare dai documenti tratti dalla letteratura scientifica e prodotti in giudizio «emerge che l’utilizzazione inadeguata dei telefoni cellulari o cordless, comportando l’esposizione di parti sensibili del corpo umano ai campi elettromagnetici, può avere effetti nocivi per la salute umana, soprattutto con riguardo ai soggetti più giovani e, quindi, più vulnerabili, potendo incidere negativamente sul loro sviluppo psico – fisico».

Fondamento giuridico dell’obbligo. L’Associazione ricorrente fonda la sua richiesta sull’art. 10 l. n. 36/2001 secondo la quale «Il Ministro dell’ambiente, di concerto con i Ministri della sanità (ora Ministro della salute, n.d.r.), dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica e della pubblica istruzione (ora Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, n.d.r.), promuove lo svolgimento di campagne di informazione e di educazione ambientale ai sensi della legge 8 luglio 1986 n. 349».

Il TAR prende atto che dai documenti prodotti in giudizio, ed in particolare da una nota del Ministero della Salute risalente al 2012, risulta che era stato annunciato l’avvio di una campagna informativa che era al momento «in fase di preparazione e sarà basata sul quadro delle conoscenze desumibili dalle più autorevoli fonti e organismi nazionali e internazionali». Tale campagna però «nonostante il ragguardevole lasso di tempo intercorso» non risulta essere stata attuata.

In conclusione. Per questi motivi, il Tar dichiara «l’obbligo del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ciascuno per il proprio ambito di competenza, di provvedere, in attuazione di quanto disposto dall’art. 10 della l. n. 36/2001, ad adottare una campagna informativa, rivolta alla intera popolazione, avente ad oggetto la individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless) e l’informazione dei rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi». Il termine concesso è di 6 mesi dalla notifica della sentenza.