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Ragioni produttive e licenziamento: l’impossibilità di ricollocare il lavoratore va provata anche solo con presunzioni

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Ragioni produttive e licenziamento: l’impossibilità di ricollocare il lavoratore va provata anche solo con presunzioni

licenziamento | 01 Marzo 2019

Ragioni produttive e licenziamento: limpossibilit di ricollocare il lavoratore va provata anche solo con presunzioni

Presunzioni gravi, precise e concordanti provano limpossibilit di precedere col repchage e giustificano il licenziamento

di David Satta Mazzone – Avvocato

I presupposti di legittimità del recesso per giustificato motivo oggettivo di cui all’art. 3 l. n. 604/1966 sono sia le ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa, sia l’impossibilità di ricollocare altrove il lavoratore, sebbene non sussista un onere del lavoratore di indicare quali siano i posti disponibili in azienda ai fini del repêchage (gravando la prova della impossibilità di ricollocamento sul datore di lavoro). Una volta accertata, anche attraverso presunzioni gravi, precise e concordanti, tale impossibilità, la mancanza di allegazioni del lavoratore circa l’esistenza di una posizione lavorativa disponibile vale a corroborare il descritto quadro probatorio.

(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 5996/19; depositata il 28 febbraio)