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Law-Firm News

LAW FIRM - STUDIO LEGALE PAOLO SPATARO > Law-Firm News (Page 618)

La notifica obbligatoria all’Avvocatura dello Stato nelle opposizioni a fermo amministrativo

All’impugnazione di preavviso di fermo amministrativo, data la sua natura di azione di accertamento negativo della pretesa creditoria, si applicano le regole generali del rito ordinario di cognizione e pertanto essa è assoggettata al combinato disposto degli artt. 144 c.p.c ed 11 r.d. n. 1611/1933, da cui discende l’obbligo di notificare all’Avvocatura dello Stato, nel cui distretto ha sede l’autorità giudiziaria competente, l’atto introduttivo del giudizio, mentre gli atti successivi e le sentenze si dovranno notificare all’ufficio dell’Avvocatura dello Stato, nel cui distretto ha sede l’autorità giudiziaria presso cui pende il giudizio o che ha pronunciato la sentenza.
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Notifica di atti giudiziari all’estero in assenza di traduzione nella lingua del destinatario

In tema di notificazione di atti giudiziari all’estero tra Stati membri dell’Unione europea, è onere del notificante dimostrare che l’atto sia redatto o accompagnato da una traduzione in una lingua compresa dal destinatario, oppure nella lingua ufficiale dello Stato di destinazione. Tale dimostrazione può essere fornita anche mediante l’attestazione rilasciata dall’ufficiale giudiziario italiano, che tuttavia, trattandosi di notificazione da perfezionarsi all’estero, non fa fede fino a querela di falso e può essere superata da prova contraria.
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L’esecuzione forzata volta alla riscossione di sanzioni amministrative è soggetta alla prescrizione quinquennale

L’esecuzione forzata, volta alla riscossione di sanzioni amministrative per la violazione delle norme previdenziali o del c.d.s., intrapresa in conformità ad un’ordinanza-ingiunzione, essendo quest’ultima impugnabile antecedentemente alla formazione del ruolo, è soggetta alla prescrizione quinquennale dettata dall’art. 28 l. n.689/1981.
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Equa riparazione per eccessiva durata della procedura fallimentare

In tema di equa riparazione per irragionevole durata del processo (nel caso di specie una procedura fallimentare) ai sensi della Legge Pinto, il diritto all'indennizzo in favore di lavoratori, creditori del fallito, sorge per la semplice ammissione al passivo dei medesimi e per l'eccessiva durata della procedura. Il fatto che gli anzidetti lavoratori abbiano potuto giovarsi dell'intervento del Fondo di garanzia dell'INPS e/o che abbiano ricevuto pagamenti parziali dei rispettivi crediti nel corso della procedura non vale ad eliminare radicalmente il diritto all'indennizzo potendo tutt'al più concorrere a ridurlo, se del caso, anche al di sotto dei limiti minimi previsti...

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Definizione liti fiscali solo per atti impositivi: escluse le cartelle di pagamento per omesso versamento di imposte

Con ordinanza n. 28064 del 2 novembre la Cassazione, accogliendo il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, ha stabilito che l'art. 16 l. n. 289/2002, consentendo la definizione agevolata delle sole liti aventi ad oggetto un atto impositivo comunque denominato, non si applica alle controversie riguardanti la cartella, emessa ai sensi dell'art. 36-bis d.P.R. n. 600/1973 e dell'art. 54-bis d.P.R. n. 633/1972, con cui l'Amministrazione finanziaria richiede il pagamento di versamenti omessi e delle conseguenti sanzioni, poiché tale atto non ha natura impositiva, ma meramente liquidatoria e, con riferimento alle sanzioni, da un riscontro puramente formale dell'omissione, senza alcuna autonomia e discrezionalità...

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Inammissibile l’azione di accertamento negativo del credito iscritto a ruolo

L’impugnazione diretta del ruolo esattoriale da parte del debitore con accertamento negativo del credito ivi risultante, è inammissibile per difetto di interesse non essendo tale azione l’unico strumento volto ad eliminare la pretesa impositiva dell’amministrazione. Il debitore dovrebbe infatti rivolgersi direttamente all’amministrazione chiedendo l’eliminazione del credito in via di autotutela.
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